Saccomanno, presidente Centro Studi “Giustizia&Giusta”: l’appello del generale Emilio Errico non può restare inascoltato
Bisogna trovare celermente una soluzione

Spesso ci interroghiamo sul perché la Calabria non riesce a decollare e sul perché e quasi sempre ultima in tutte le materie. Spesso, nel riflettere liberamente, non comprendiamo di come sia possibile che per realizzare un’opera si siano impiegati oltre 20 o 30 anni. Spesso ci domandiamo come sia possibile che per progettare 4 nuovi ospedali sono decorsi oltre 20 anni e, ancora, non si comprende se verranno o meno realizzati. Spesso ci chiediamo le ragioni di ritardi incomprensibili su tutto quello che dovrebbe realizzarsi celermente, ma non comprendiamo le ragioni. Domande legittime che ogni cittadino si deve porre, ma che è difficile analizzare e fornire risposte corrette. L’appello del generale Emilio Errico, Commissario Straordinario di Governo per la bonifica del Sito di Interesse Nazionale di Crotone, Cassano e Cerchiara di Calabria, pubblicato in data 30 marzo 2025, su Calabria Live, ricostruisce e spiega le ragioni di una Calabria che non cresce e che, spesso, non vede oltre il naso. Con grande coraggio e chiarezza il gen. Errigo spiega dell’irragionevole condotta degli enti locali che, di fatto, stanno boicottando la possibilità di eseguire una bonifica attesa da oltre 30 anni. Ha scritto il Commissario: “”Di fatto abbiamo una discarica perfettamente funzionante a Crotone, a soli 4 km dai rifiuti che dovrebbero essere smaltiti. Eppure, gli enti territoriali si oppongono in modo illogico e irrazionale, più preoccupati di non perdere consenso che di trovare una soluzione razionale. Il risultato? Invece di utilizzare un impianto già esistente e a portata di mano, la politica preferisce spedire i rifiuti all’estero, in Svezia per esempio, con costi enormi in termini di tempo (si parla di almeno 7 anni), impatto ambientale e sostenibilità economica. È un paradosso assurdo: per evitare una decisione impopolare, si sceglie la strada più lunga, costosa e meno efficace, lasciando il territorio in un limbo di inefficienza e degrado. E nel frattempo Crotone è avvelenata tre volte: dai propri rifiuti (bloccati), dai rifiuti altrui (tanti, ogni giorno) e dalla burocrazia (inerte). 2 Insomma, gli Enti territoriali decidono, la politica osserva, la macchina amministrativa esegue e dilata i tempi. E chi paga? I cittadini. Pagano con la salute, pagano con il tempo, pagano con il denaro. Perché il trasporto dei rifiuti fuori regione costa. E costa caro. Ma guai a chiedere il perché. Guai a far notare l’illogicità. La risposta è sempre la stessa, quella che da anni si ripete senza spiegazioni concrete: “I rifiuti del SIN di Crotone devono andare via dalla Calabria.” – “E perché?” – “Perché sì.” “E perché i rifiuti della stessa specie provenienti dalla Calabria stessa e dalle altre regioni italiane possono arrivare a Crotone ogni giorno?”. Il silenzio prende il sopravvento. C’è chi glissa. C’è chi tergiversa. C’è chi fa finta di nulla””.
Un appello a favore dei cittadini, dei calabresi e di coloro che hanno già subito conseguenze disastrose. Perdere altri anni per non cambiare, molto probabilmente nulla, è, certamente, in delitto per le tante persone che hanno subito malattie e che potrebbero ancor più peggiorare.
Il Commissario Errigo, per l’amore che nutre verso la propria terra e la propria gente, si chiede perché la discarica di Crotone possa recepire i rifiuti anche provenienti dalle altre regioni e non possa, invece, recepire quelli della bonifica del SIN di Crotone. Domanda legittima che merita una risposta e che non può consentire lungaggini tali da portare poi alla non esecuzione della bonifica. Il tempo vola e i costi aumentano vertiginosamente! Il rischio è che la bonifica, alla fine, non venga eseguita. È questo l’interesse dei cittadini di Crotone? È questo l’interesse dei Calabresi? Forse è il momento che si prenda atto di questa “anomala” situazione e si assumano i dovuti provvedimenti per tutelare i cittadini di Crotone e si evitino strane scuse che portano, solamente, al rischio di non eseguire la bonifica e di aggravare le condizioni di salute dei calabresi. Se i rifiuti devono andare fuori della Calabria, con aumenti pesanti di costi, si faccia e si faccia al più presto.
L’appello del Commissario gen. Emilio Errigo deve essere accolto e tutti coloro che hanno responsabilità sulle decisioni devono procedere a compiere il proprio dovere senza se e senza ma. La salute dei cittadini di Crotone è sopra ogni cosa. Il resto non può, sicuramente, condizionare un diritto fondamentale e costituzionale.
Giacomo Francesco Saccomanno – Presidente del Centro Studi “Giustizia&Giusta”.