Cosenza

Sangineto “luogo dell’Anima” è il titolo scelto dall’Amministrazione Comunale per celebrare il 2024 dichiarato dal Governo italiano “Anno delle radici italiane nel mondo”

Il progetto del “Turismo delle radici”, nel suo pieno significato di viaggiatori nei paesi di
origine emotivamente spinti a visitare i luoghi del passato ed a ripercorrere le strade dei
propri antenati col desiderio di essere lì, è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e
della Cooperazione Internazionale, attraverso la Direzione Generale per gli Italiani
all’Estero e le Politiche Migratorie che si avvale del supporto del programma Italea
finanziato dal PNRR. Lo scopo del progetto è quello di dare valore a tutti gli emigrati
italiani nel mondo, alle loro storie di sacrificio ma anche di successo col fine di preservarne
la memoria a beneficio delle generazioni future degli italo-discendenti e lo fa, appunto,
cercando di attrarli in Italia, luogo delle loro origini invitandoli a scoprirle.
L’Assessore al Turismo, nonché vice Sindaco Mariarosa Midaglia, ci racconta.
“Questo luogo dell’Anima che nel tempo si è spopolato, ha vissuto l’emigrazione verso
paesi esteri, Argentina e sud America, per lo più, e l’impoverimento in tutti i suoi aspetti;
è stato narrato dai nonni e dai bisnonni attraverso racconti di ricordi nostalgici quasi
romantici e ha fatto parte integrante della crescita di figli e nipoti che, rimasti legati alle
loro radici, lo sentono oramai come proprio e vivono con la curiosità ed il desiderio di
vederlo coronando il sogno più grande dei loro avi di tornare “a casa”.
Ecco, in questo contesto, il Comune di Sangineto ha mosso i passi spolverando le
tradizioni d’un tempo, valorizzandole e portandole allo scoperto attraverso una serie di
iniziative volte a richiamare i viaggiatori esperienziali nel luogo di origine proprio in
occasione della festa che più di tutte ha segnato la storia del Paese: la festa dalla Madonna
del Rosario. Si narra infatti, che tra il 24 ed il 25 mese di gennaio del 1848, Sangineto era
preso dalla morsa di una pioggia torrenziale. Onde evitare il peggio, i fedeli portarono in
processione la statua della Madonna del Rosario e, per miracolosa intercessione della
Vergine, la pioggia cessò. Da allora, ogni anno, i devoti ricordano il miracolo ricevuto
portando la statua della Madonna in processione per le vie del centro storico.
Quest’anno agli eventi legati alla festa tradizionale sarà data ampia visibilità grazie al
progetto Italea.
Si inizierà giorno 24 gennaio alle ore15,00 con l’immancabile processione per le vie del
borgo e, a conclusione della celebrazione eucaristica in onore della Madonna del Rosario,
alle 19,00 circa ci sarà il concerto tenuto dalla Banda “del Corno” di Fuscaldo nella
Chiesa di Santa Maria della Neve.
Il 25 gennaio ci si ritroverà tutti in piazza Caduti dove i Cantaturi i Sanginitu ci
faranno scoprire i sapori antichi con “I cibi di un tempo… I gulij”. Accompagnati dal
gruppo folk Mbusi e Asciutti sarà possibile degustare gratuitamente alcune tipicità
locali quali ad esempio le crispelle, la polenta sanginetese e a “spisa fritta”. Le
crispelle sono una sorta zeppola fritta impastata con farina, patate, acqua e lievito; la
polenta sanginetese ha la particolarità di essere preparata con cavolo verza, patate e fagioli
e i famosi pipi abbruscarilli che sono peperoni rossi essiccati che, una volta fritti,
raggiungono una gradevolissima croccantezza; la spisa fritta è una frittura a base di patate,
fagioli e verdure varie con u pipu pisatu che sono peperoni rossi essiccati, passati al forno
e grossolanamente sminuzzati. Faranno da contorno dei figuranti in abito tradizionale. La
pacchiana è la figura più nota, il suo abito è caratterizzato da una gonna plissettata, da un
grembiule nero finemente ricamato, una camicia bianca rifinita con preziosi merletti, un
corpetto in velluto chiuso ad arte con i crucchitti (ganci), l’immancabile maccaturo color
avorio (foulard da testa in seta).
Abbiamo pensato di far rivivere la memoria di un tempo attraverso una mostra
fotografica permanente con la quale “prenderanno vita” quegli eventi che scandivano le
giornate dei nostri antenati. Presso la sede del Comune vecchio, nel centro storico,
potremo meravigliarci con scene di vita quotidiana, matrimoni, processioni, ma anche foto
ricordo spedite dai nostri cari dai loro nuovi “mondi” dove tradizioni, dialetto, pratiche di
vicinato e feste sono state mantenute a migliaia di chilometri di distanza e tramandate ai
discendenti insieme ai racconti, ai ricordi ed alle persone del luogo dell’Anima. Così, tra le
altre immagini del passato, troveremo ricordi da Buenos Aires e Montevideo, potremo
ammirare la semplicità e, nel contempo, la grandezza delle piccole cose. Sarà l’occasione,
magari, di scorgere, in queste foto bianco e nero, stampate per l’occasione su tela materica
ed illuminate ad arte, qualcuno che conoscevamo, o magari rivedere i luoghi della nostra
infanzia, come erano e come sono …”
Il Sindaco, Michele Guardia, esprime la più ampia soddisfazione per il lavoro svolto e
ricorda le parole del Presidente Mattarella alla comunità italiana in Argentina dove,
riferendosi alle Associazioni ed alla loro attività che ha dato continuità alla tradizioni e
all’identità italiana, in Argentina come negli altri Paesi del Sud America ha osservato che
È una ricchezza da preservare, non solo nel ricordo del fondamentale ruolo svolto in passato, ma anche,
e soprattutto, in chiave di rinnovamento, per il futuro: si tratta di un ruolo prezioso per le nuove generazioni
e per vincere le sfide che un mondo, sempre più contemporaneo a se stesso, sempre in mutamento e
rinnovamento, e sempre interconnesso, pone di fronte a noi. Sono sfide che dobbiamo affrontare con serenità
e collaborazione per superarle.
L’auspicio per il futuro è che la cassa di risonanza offerta da Italea possa fare da eco a tutti
i Sanginetesi nel mondo perché vengano qui, forti e consapevoli dei ricordi tramandati, a
scoprire le loro radici.

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