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Sistematicamente negato accesso agli atti, Caputo e Romano “gruppo di potere tiene Corigliano Rossano in ostaggio”

Zero trasparenza, continua ad essere negato ai consiglieri comunali che lo richiedono il loro fondamentale diritto di accesso a tutti gli atti amministrativi, senza alcuna eccezione.

L’ultima censura, in ordine di tempo, è relativa alla già denunciata concentrazione in capo al Segretario Comunale Paolo Lo Moro di funzioni diverse e tra loro incompatibili.

Come è noto, sul punto, è intervenuta anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con diverse proprie comunicazioni al Sindaco il cui accesso viene però platealmente negato sia dal Segretario, che è parte in causa, sia dal Sindaco al quale rinvia, con una paradossale risposta scritta, lo stesso Lo Moro scrivendo alle richieste dei consiglieri ed invitandoli a rivolgersi a Stasi! Siamo al delirio di onnipotenza!

È quanto denunciano i consiglieri comunali del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia, Guglielmo Caputo e Daniela Romano, informando di essersi rivolti a questo punto al Prefetto di Cosenza per ripristinare trasparenza, correttezza e legittimità democratica sistematicamente calpestate da organo politico ed amministrativo di questa Città.

Del resto continuano i consiglieri siamo di fronte ad una situazione intollerabile di censura e di evidente ostruzionismo che va avanti da mesi.

Ogni volta che un consigliere comunale d’opposizione ha fatto una richiesta di accesso agli atti le risposte non sono mai state immediate.

Il percorso è stato sempre scientificamente rallentato e di fatto ostacolato dal Segretario Lo Moro o da qualche altro funzionario col solo obiettivo di impedire iniziative di controllo da parte della minoranza.

Stessa censura e stesso ostruzionismo viene imposto rispetto alle interrogazioni a risposta orale, avanzate da mesi e mesi e mai inserite all’ordine del giorno dei tre consigli comunali ad oggi svoltisi.

Siamo concludono Caputo e Romano di fronte ad una chiusura totale ad ogni forma di accesso alla vita ed al funzionamento democratico della città da parte di un gruppo di potere che, allergico alla trasparenza, sta tenendo in ostaggio la macchina comunale, la vita istituzionale e le prospettive di crescita e sviluppo della città sotto una cappa pesante e inaccettabile.

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