Sta per iniziare la campagna referendaria contro l’autonomia differenziata
Dalla Presidenza Nazionale del CDC
La legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata, recentemente approvata, ha suscitato un ampio dibattito in Italia. Mentre alcune regioni e partiti di opposizione si stanno mobilitando per un referendum abrogativo, sostenendo che la legge aumenterebbe il divario tra le regioni del Nord e del Sud, altri vedono nella riforma un’opportunità per una maggiore decentralizzazione e autonomia regionale. La raccolta delle firme necessarie per indire il referendum è un processo complesso e richiede un notevole impegno organizzativo, ma rappresenta un esercizio fondamentale della democrazia diretta e della partecipazione civica.
NOTA INTEGRALE
“Al Consiglio direttivo Ai Coordinamenti territoriali
Siamo alla vigilia di scelte che costituiscono per noi un risultato importante.
Venerdì prossimo il Presidente del CDC Massimo Villone parteciperà al deposito del quesito referendario per l’abrogazione della legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata. Quesito che ha il sostegno de La Via Maestra, della Uil e dei principali partiti di opposizione.
Abbiamo sempre lavorato per una forte spinta unitaria per arrivare all’abrogazione della legge che i rapporti di forza parlamentari non hanno reso possibile bloccare, ora questa condizione è realizzata.
Anche 5 Regioni (Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna, Toscana) presenteranno alla Corte di Cassazione il loro quesito abrogativo in parallelo alla raccolta delle firme, almeno 500.000, che dovremo con il massimo impegno contribuire a raccogliere.
L’obiettivo di raccogliere oltre 500.000 non è semplice in questo periodo ma impegneremo tutte le nostre energie per contribuire a questo primo risultato per consegnare le firme entro il 30 settembre, come previsto dalla legge, e per ottenere il voto referendario nel 2025.
La raccolta delle firme avverrà con il doppio binario già sperimentato, banchetti per raccogliere le firme ovunque possibile e firma digitale on line. Vi invieremo quanto prima tutte le informazioni e il materiale necessari.
Ci sono contatti con le Regioni per i ricorsi alla Corte Costituzionale sulla legge Calderoli e riteniamo che alcune si apprestino a presentarli.
La Presidenza nazionale Alfiero Grandi”