Crotone

Strage dei migranti a Cutro, Marziale “fuori pericolo i sei migranti superstiti”

antonio marziale

“Hanno tra i 3 e i 17 anni i sei minorenni ricoverati all’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, in seguito all’odissea del barcone dilaniato dalla forza del mare e sono fuori pericolo”: è quanto dichiara Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, che segue le loro sorti rapportandosi con il primario del reparto di pediatria Stefania Zampogna.

“I medici spiega Marziale hanno dovuto celermente lottare contro una serie di difficoltà che i minori recavano, come l’ipotermia, l’inalazione e l’ingestione di idrocarburi, ferite lacero contuse, tosse, difficoltà respiratorie, vomito e cefalee.

Particolarmente marcata in tutti è stata riscontrata la rabdomiolisi, gravi lesioni del tessuto muscolare scheletrico, dovuta sia alla posizione durante il drammatico viaggio, sia alla lotta ingaggiata con i potenti moti ondosi”.

Il Garante evidenzia: “Uno dei minori, il più grande d’età, non era accompagnato durante il viaggio, sin dal primo momento gli è stato assegnato un tutor ed appena dimesso sarà allocato presso una comunità per minori stranieri non accompagnati calabrese. Due fratellini di 10 e 12 anni sono accompagnati da mamma e papà. Uno di 10 anni dalla mamma e dallo zio.

Un bimbo di 10 anni è con la mamma, ma ha perso due fratelli di 12 e 18 anni. Un undicenne è accompagnato da un fratello maggiorenne ed uno più piccolo di egli”.

“Sono bambini e adolescenti conclude Marziale che una volta dimessi dall’ospedale necessiteranno, soprattutto in termini emotivi, di costanti cure, perché hanno visto la morte con gli occhi e hanno perduto persone care.

Questa esperienza segnerà per sempre i loro giorni in divenire.

Continuerò ad informarmi giornalmente sulle loro condizioni e ringrazio dal profondo del cuore il primario Stefania Zampogna, la sua equipe medica e tutto il personale socio-sanitario per l’encomiabile dedizione umana e professionale nella cura di questi sventurati bambini”.

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