Reggio Calabria

Tenuto a Mosorrofa un incontro dedicato al colonnello dei Carabinieri Cosimo Giuseppe Fazio

evento Cosimo Giuseppe Fazio - mosorrofa

Si è svolta stamattina (09 01 2025) nel Plesso scolastico di Mosorrofa dell’Istituto Comprensivo Catanoso – De Gasperi – San Sperato – Cardeto un incontro dedicato al Colonnello dei Carabinieri Cosimo Giuseppe Fazio, promosso dalla Associazione che porta il suo nome.

Il dirigente Marco Geria ha introdotto i lavori ringraziando l’Avv. Antonio Carlo Fazio, figlio del colonnello e presidente dell’associazione, per l’impegno che ci mette nella divulgazione del senso della legalità.

Ha ringraziato per la disponibilità la criminologa Maria Teresa Vaccari e, per la presenza, il Comandante della Stazione di Cataforio Renzo Romeo, del vice comandante Giovanni Catalano e della vice comandante della caserma di Cannavò Beatrice Saraniero.

La prof.ssa Vaccari ha magistralmente comunicato ai ragazzi presenti le motivazioni dell’incontro “Educazione alla legalità e al senso del dovere” sottolineando come al termine legalità non deve essere solo attribuito il vivere lontani dal malaffare, ma deve diventare un progetto di vita.

Che è necessario cominciare alla loro età a porsi delle domande e ad orientare i propri atteggiamenti verso il bene rifuggendo le occasioni di tentazione al male. Ha presentato poi la figura del colonnello Fazio e introdotto l’intervento del figlio.

Antonio Fazio, ripercorrendo il momento in cui suo padre mentre stava prestando soccorso e dei migranti arrivati al porto di RC ha avuto un malore ed è morto tra le sue braccia, ha sottolineato le doti morali e umane dello stesso e il senso del dovere vissuto fino all’ultimo momento.

Ha interloquito poi con i ragazzi presenti raccomandando loro una vita all’insegna della legalità. Li ha ammoniti a tenersi sempre lontani dal delinquere.

Ha messo bene in evidenza come le cattive compagnie possono portare a comportamenti e sviluppi di vita sulla cattiva strada. Ha implorato i ragazzi a stare lontani dalla droga. Si finirà comunque male arrestati o, ancora peggio, morti. Molto toccante il momento in cui ha chiesto se si nasce buoni o cattivi.

Alle risposte dei ragazzi, che optavano per l’una o l’altra ipotesi, con alcuni esempi ha messo in evidenza che nascere in una famiglia sana e con buoni esempi è sicuramente un vantaggio ma non si è geneticamente determinati.

Quel che conta è soprattutto l’ambiente dove si vive e si cresce, prima per importanza la famiglia, a seguire la scuola e l’ambiente circostante. Proponendo l’esempio di un ragazzo figlio di un noto boss che idolatrava il padre, che poi, al seguito del cambio di vita della madre e il trasferimento in un altro ambiente, ha deciso di farsi carabiniere, ha indicato una via per chi nasce in una famiglia non raccomandabile e cresce in un ambiente che lo indirizzerebbe verso il male. C’è sempre una possibilità di indirizzare la propria vita verso il bene.

I ragazzi, affascinati da questi discorsi, hanno proposto poi alcune domande al figlio del Colonnello Fazio, che spaziavano dalla richiesta di cosa ne pensava su determinati argomenti a quella di racconti personali.

Molto esaustive ed empatiche le risposte di Antonio che orientavano, tutte, verso un “aprite gli occhi, costruite da oggi il vostro futuro”.

Dopo l’intervento del comandante dei carabinieri Renzo Romeo che ha chiesto ai ragazzi di vedere di buon occhio la presenza dei carabinieri in mezzo a loro e li ha invitati, se passano davanti alla caserma, a fermarsi insieme ai loro genitori ed entrare per conoscere meglio quel mondo, l’incontro si è chiuso con le foto di rito e uno scambio informale di commenti e saluti.

Presente all’incontro in rappresentanza del Comitato di Quartiere Mosorrofa e della Parrocchia San Demetrio, Pasquale Andidero, che plaude alla scelta di tenere questa sessione educativa nel plesso scolastico di Mosorrofa. Ringrazia di questa scelta il dirigente scolastico Geria e l’Associazione Cosimo Giuseppe Fazio.

Ringrazia gli insegnanti per il loro lavoro e il responsabile di Plesso Siclari che lo ha invitato. Mosorrofa ha bisogno di questi momenti.

Si augura che tutti i ragazzi partecipino con un loro elaborato, che sia un disegno, uno scritto o altro, al concorso per l’assegnazione della borsa di studio. Riflettere ed elaborare un pensiero su questa tematica aiuterà sicuramente i ragazzi nel loro percorso di crescita.

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