Cosenza

Trebisacce: i sindaci del distretto sanitario Ionio Nord esprimono perplessità sul piano vaccinale

Comune trebisacce

I Sindaci del Distretto Sanitario Ionio Nord (Mundo di Trebisacce, Papasso di Cassano allo Ionio, Stigliano di Canna, Carlomagno di Cerchiara di Calabria, Montalti di Villapiana, Ciminelli di Amendolara, Bettarini di Francavilla, Cersosimo di San Lorenzo Bellizzi, Tursi di Plataci, Di Palma di Albidona, Adduci di Castroregio, Vuodo di Alessandria del Caretto, Colotta di Oriolo, Pandolfi di Nocara, Introcaso di Montegiordano, Ranù di Rocca Imperiale, Mazzia di Roseto Capo Spulico, S) si sono riuniti nell’aula consiliare del Comune di Trebisacce per discutere della grave situazione sanitaria regionale, del  piano vaccinazioni regionale, dell’ Atto Aziendale dell’Asp di Cosenza e dell’ Ospedale G. Chidichimo.

Tutti i presenti hanno convenuto che il piano vaccinale così come predisposto dal Commissario ad acta per il piano di rientro  sanitario, Dott. Longo, in accordo con le ASP, sta generando una forte confusione e soprattutto alimentando insoddisfazione da parte dei soggetti fragili, che non solo hanno difficoltà nel trovare sulla piattaforma un centro dove potersi vaccinare, ma che addirittura vengono “sbattuti” in cittadine molto distanti con chiare difficoltà logistiche e fisiche per raggiungerle.

In tale contesto i primi cittadini hanno ribadito al Commissario ad Acta Longo  e al commissario ASP le seguenti richieste, già inoltrate nei giorni scorsi da una folta delegazione di sindaci, anche alla luce dell’esperienza positiva maturata  con le vaccinazioni degli over 80, manifestando tutta la disponibilità necessaria da parte delle Amministrazione comunali che rappresentano:

–  Che  i soggetti fragili possano essere vaccinati nei comuni attrezzati con le stesse modalità, oppure nei centri vaccinali con strutture sanitarie idonee del proprio distretto per fronteggiare eventuali pericoli, senza costringerli a lunghi e faticosi viaggi, utilizzando la grande sinergia sorta proprio nelle settimane scorse tra comuni, ASP e medici di base, confermando il buon ed efficace risultato raggiunto.

– Che si dia corso immediato al potenziamento del piano vaccinale per i cittadini ultrasettantenni, sempre alla stregua di quanto fatto per gli over ottanta.

– Che vengano garantite al più presto le forniture  necessarie di vaccini evitando la decorrenza dei tempi di somministrazione tra la prima e seconda dose.

Per quanto concerne invece l’atto aziendale sanitario approvato dal commissario ASP Dott. Vincenzo La Regina, i sindaci hanno espresso forti perplessità e contrarietà, non solo perché non sono state coinvolte le autonomie locali, ma anche perché di fatto l’accorpamento, anche se in via sperimentale, dei distretti sanitari Ionio Nord e Sud è insoddisfacente e mortifica i territori.

Ne sono emerse valide giustificazioni

Peraltro, l’esperienza già in atto dimostra che l’accentramento gestionale e dei poteri  facilita solo le corporazioni in danno dei cittadini e delle periferie.

Tale accorpamento è ingiusto e illegittimo, non solo per la vastità del territorio, ma perché di fatto, anche alla luce dei risultati raggiunti nei mesi scorsi, sarà difficile una gestione coerente ed uniforme  proprio per la particolarità dei territori, degli abitanti e delle strutture sanitarie presenti, per i quali necessita una forte e qualificata  presenza dirigenziale e di controllo, nonché una capacità di programmazione, tenuto conto proprio delle particolari esigenze  territoriali e della necessaria coesione territoriale.

Pertanto si auspica che il grave errore venga corretto.

In merito all’ospedale Chidichimo, i sindaci auspicano che il commissario La Regina nella riconfigurazione dell’ospedale, tenga conto delle esigenze territoriali e di quanto già richiesto dal comune di Trebisacce, al fine di garantire i LEA, anche e soprattutto in funzione delle emergenze/urgenze, dei tempi per  il raggiungimento del Pronto Soccorso attrezzato (che non possono essere superiori ad un’ora) e che quindi formuli una proposta che qualifichi la struttura ospedaliera rendendola autonoma senza alcuna dipendenza da altri P.O.

Tali osservazioni sono state trasmesse al Commissario Longo e al Commissario La Regina in una missiva siglata  dai sindaci che hanno partecipato all’incontro.

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