Calabria
Tributi ingiusti sugli immobili extra agricoli: una questione irrisolta
di Nicoletta Toselli
Scalea, 15 gennaio 2025 – Nonostante l’approvazione della legge regionale che avrebbe dovuto esonerare i contribuenti dal pagamento di tributi ingiusti per gli immobili extra agricoli nelle aree urbane, il problema sembra persistere. Le richieste di pagamento continuano ad arrivare, alimentando una crescente frustrazione tra i cittadini, che si sentono presi in giro da un sistema che sembra non tenere fede agli impegni presi.
La questione riguarda gli immobili situati nelle aree urbane già soggetti al pagamento dei tributi comunali, ma su cui i consorzi di bonifica continuano a richiedere il pagamento di tributi per immobili definiti extra agricoli.
Una situazione che era stata definita ingiusta e che, secondo quanto dichiarato dalla consigliera Pasqualina Straface, sarebbe stata risolta con la modifica della legge regionale 23 luglio 2003, con l’intento di chiarire la definizione di “immobili extra agricoli”. La nuova normativa approvata, infatti, stabiliva che gli immobili già assoggettati ai tributi comunali non potessero essere nuovamente tassati dai consorzi di bonifica. Un passo importante per tutelare i cittadini e liberare le famiglie calabresi da una tassa che non doveva essere applicata, come sottolineato dalla stessa onorevole Straface, che ha anche ribadito l’importanza della norma per alleggerire la pressione fiscale in un periodo di grave crisi economica. Tuttavia, nonostante queste dichiarazioni e l’approvazione della legge, i contribuenti continuano a ricevere richieste di pagamento.
Questa situazione, come sottolineato dall’ex presidente del Consorzio di bonifica Valle Lao di Scalea Angelo Paravati, genera un clima di diffidenza verso le istituzioni. Paravati ha sollecitato nuovamente un intervento per chiarire la portata della legge, che sembra non aver avuto l’effetto sperato, almeno per quanto riguarda l’immediata applicazione. Il problema persiste anche per l’anno 2024, e i cittadini si chiedono quando finalmente la legge diventerà effettiva e se effettivamente apporterà dei benefici concreti. La necessità di un intervento chiaro e tempestivo è ora più che mai urgente, non solo per fare giustizia, ma per restituire fiducia in un sistema che altrimenti rischia di rimanere distante dalle reali esigenze della comunità. In un contesto sociale ed economico complesso come quello che stiamo attraversando, le istituzioni sono chiamate a fare chiarezza. Non si può permettere che le promesse rimangano tali, alimentando solo il malcontento dei cittadini, che meritano risposte concrete e tempestive. La questione dei tributi ingiusti non è solo una questione fiscale, ma un tema di giustizia sociale che riguarda tutti. Il tempo per risolvere la questione è ormai maturo.