Tropea presente sul magazine Borghi più Belli
Turismo delle radici e del ritorno, Tropea non dimentica i suoi figli e ne accoglie i loro discendenti. Riagganciati i rapporti, raccontano nel mondo la straordinaria bellezza dei luoghi.
Per Borghi & Città Magazine, rivista bilingue, bimestrale di turismo e cultura, gli italo – discendenti che tornano nella terra dei loro avi sono destinati a diventare Ambasciatori di bellezza.
Continua ad esserci riconosciuto sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì sia l’impegno che stiamo investendo nel consolidare legami e rapporti con la comunità di calabresi che vivono all’estero sia la rinnovata e attenta narrazione della nostra destinazione non solo come località balneare, ma esperenziale e fruibile 365 giorni l’anno.
Mare fuori stagione. È, questo, il tema dello speciale che dalla prima di copertina del numero di marzo – aprile del Magazine rimanda alla pagina 98 per far scoprire tra le piacevoli soste, la destinazione Tropea.
Il titolo a caratteri cubitali campeggia sull’immagine del centro storico arroccato sulla rupe e che disegna il suo skyline sulle acque cristalline. Le altre foto a corredo dell’articolo sono quelle del Museo del Mare, del Santuario di Santa Maria dell’Isola e di uno scorcio del salotto diffuso.
Chi è partito dalla propria terra si legge spinto dall’esigenza lavorativa o dallo spirito d’avventura conserva per sempre il profumo delle origini e trasmette ai propri discendenti il desiderio del ritorno. Il benessere conquistato non basta a far calare il sipario perché i racconti degli avi intessono un’irresistibile malia.
Anche la terra d’origine conserva il ricordo e il desiderio di rivedersi si carica di reciprocità, Tropea non dimentica i propri figli e il ritorno dei loro discendenti la vede pronta ad accoglierli facendoli sentire parte di un mondo che mai li ha cancellati.
Il Borgo più bello d’Italia spalanca le porte e muove alla scoperta della città da apprezzare assieme a relazioni umane cariche di senso.
La storia parla e il viaggiatore mosso da interesse culturale coglie le vicende umane che nei secoli hanno lasciato copiosi segni. Li legge sui portali in granito, sulle maschere apotropaiche, sulle edicole votive e nelle vinee, i vicoli profumati di mare che si incuneano tra i palazzi, le antiche chiese e i monasteri.
Il colore ambrato del tufo e i riflessi rosati della rupe su cui sorge il Borgo si mescolano al violaceo dei capperi in fiore e al profumo intenso del gelsomino facendo girare la testa. (..) Ogni angolo narra la storia della città che mai fu soggetta ad alcun signore ed ebbe sempre personalità di valore nel campo dell’arte, della filosofia e delle scienze. (..)
Ora il viaggiatore può ripartire sereno perché il legame è stato riallacciato e potrà continuare a rafforzarsi divenendo Ambasciatore di Bellezza nel mondo.