Cosenza

Vaccini, Spirlì al Presidio della Difesa di Cosenza: “Insieme per tutelare i cittadini”

«Questo è il momento dei vaccini e ancora una volta l’Esercito e la Regione sono fianco a fianco per aiutare i cittadini a tutelare la propria salute».

È quanto ha dichiarato Il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, in visita stamattina all’ex ospedale da campo di Cosenza, riconvertito in presidio vaccinale della Difesa.

Spirlì è stato accolto dal direttore del centro, colonnello medico Francesco Rizzo, dall’ufficiale coordinatore regionale della Calabria per l’attività Covid, colonnello medico Alfonso Zizza, e dal comandante del supporto logistico, tenente colonnello Michele Ricci. Presenti il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, il commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Isabella Mastrobuono, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e il comandante Angelo Giammarini in rappresentanza del comandante provinciale della Guardia di finanza, Danilo Nastasi.

«Arrivo qui – ha ricordato Spirlì – dopo la visita di qualche mese fa, in piena seconda ondata. L’esercito ha montato questo ospedale da campo e ci ha aiutati a uscire da un momento di grande difficoltà, non solo per Cosenza ma per tutta quanta la Calabria».

«Da questo momento in poi – ha concluso Spirlì –, mi auguro che si possa partire con la campagna vaccinale con una marcia in più su tutti i territori. Qui l’Esercito saprà cosa fare, insieme all’Azienda ospedaliera e all’Asp, e si occuperà della gestione, dall’arrivo delle fiale fino alla fase dell’inoculazione e dell’assistenza successiva».

Il presidente Spirlì, successivamente, ha visitato, con il commissario La Regina, il nuovo Centro vaccinale allestito al Parco acquatico di Rende.

«L’Esercito italiano – ha dichiarato il colonnello medico Rizzo – fornisce il massimo sostegno, insieme a tutte le forze armate, al ministero della Salute e alla Regione Calabria per portare avanti la più grande campagna vaccinale mai realizzata nel Paese».

«L’organizzazione – ha spiegato ancora – prevede l’impiego di 3 ufficiali medici, 8 sottoufficiali infermieri e 4 operatori logistici di sanità. Iniziamo con 250 vaccinazioni al giorno. A pieno regime, con il supporto della sanità civile, potremo raggiungere anche quota 500 al giorno»

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