Valle Dell’Esaro, la pizza più richiesta è quella identitaria e distintiva con la Roggianella
Una delle sfide culturali ed economiche più importanti e strategiche per lo sviluppo della nostra terra è quella del recupero delle consapevolezze.
E se c’è una presa di coscienza ormai urgente ed indilazionabile che da calabresi dobbiamo praticare e sedimentare ogni giorno, è quella della straordinaria ricchezza, autenticità e qualità del nostro patrimonio agroalimentare ed enogastronomico, della nostra biodiversità e delle nostre produzioni biologiche che ci distinguono tra le prime regioni d’Europa.
In questa cornice di primati invidiabili eppure troppo spesso ignorati o sottovalutati c’è anche e soprattutto quello della produzione olivicola per la quale siamo secondi in Italia e quella degli extravergini di qualità.
È intrisa di questo impegno convinto e militante per una identità non solo bella e buona ma anche competitiva, la sinergia imprenditoriale intrapresa tra due esperienze virtuose della Valle dell’Esaro: quella di Terre Rugiani della Famiglia Farinella e quella guidata da Francesco Cristiano, Maestro Pizzaiolo di Pizz’e Core.
È da questa energia che nasce così Terre Rugiani, la pizza tutta calabrese che valorizza e rende omaggio all’identità del territorio e alla sua biodiversità, che fa suo l’antico nome di Roggiano Gravina e della linea di produzione biologica dell’omonima azienda da monocultivar roggianella e che diventata ed questa la vera speranza di cambiamento la pizza più richiesta e ricercata di quel territorio, più di tutte le altre proposte nei menù della pizzeria.
Tra gli obiettivi di questa nuova alleanza per la bellezza e la forza delle nostre produzioni vi è anche quella di promuovere, a tavola, nei menu della ristorazione e nelle pizzerie, la filiera corta, l’economia circolare, la conoscenza ed il consumo consapevole e responsabile dei prodotti locali che fanno bene alla salute fisica ed economica dei territori.
Autentico progetto di management dell’identità, il progetto Terre Rugiani, identitario e distintivo già dal naming scelto, vuole contribuire, inoltre, a quello sforzo intrapreso a più mani di internazionalizzare la narrazione della Calabria come destinazione esperienziale, anche e soprattutto attraverso le emozioni delle sue innumerevoli e inconfondibili declinazioni enogastronomiche.
Impasto napoletano, croccante fuori e dalla mollica soffice. Ispirato dai sentori del carciofo e della mandorla che caratterizzano l’EVO Terre Rugiani, la pizza che sublima la speciale sinergia è arricchita da una crema di carciofi e mandorle, le olive Roggianella ammaccate ed il peperoncino di Roggiano, altro marcatore identitario agroalimentare di questo territorio, sia fresco piccante che crusco in purezza, la ‘nduja di maialino nero, la cipolla bianca di Castrovillari disidratata per mantenere tutte le sue caratteristiche e renderla ancora più digeribile.
Presente sul mercato nazionale, il Frantoio Santa Lucia dei Farinella, esperienza imprenditoriale e familiare alla terza generazione, nasce nel 1997.
Produce extravergine d’oliva dalla monocultivar autoctona roggianella, pianta rustica e tipica della Valle dell’Esaro, nota per essere particolarmente resistente ai parassiti e per offrire una resa minore per quantità, ma migliore per qualità.
L’azienda, che conta un parco ulivo di 3 mila piante secolari che crescono in regime di coltivazione biologica, nei mesi scorsi è stata protagonista di un importante investimento di innovazione e marketing territoriale, presentando nel corso di un evento regionale dal titolo DALL’IDENTITÀ TERRITORIALE ALLA NARRAZIONE AZIENDALE, alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il progetto della nuova propria identità societaria, ispirata nel brand, nel naming, nei contenuti e nella missione al territorio di cui ereditano spirito, energia, forza e visione del futuro.