Varo lancia Eletta a Palmi, Spirlì: “Opera d’arte”
«Un giorno di grande giubilo e festa, tanto atteso dalla marineria e dai diportisti. Un varo è come un parto. Oggi nasce un’opera d’arte perché è una riproduzione, completamente fatta a mano, di una lancia del 700. Nello stesso tempo, non posso non essere vicino a tutta la gente di Calabria che in queste ore, a causa degli incendi, sta piangendo per la perdita di beni e persone care».
È quanto ha dichiarato oggi il presidente della Regione, Nino Spirlì, in occasione del varo della lancia ammiraglia Eletta, avvenuto a Palmi, in località Tonnara.
L’imbarcazione, che può navigare sia a vela che a remi, è la copia fedele della Iole di Bantry, conservata dal 1944 al museo di Dublino. Ad oggi, ne esistono 80 in tutto il mondo. Eletta è tra le uniche due in Italia.
La cerimonia è stata organizzata dal presidente dell’associazione culturale Aura Loci, Ferruccio Nicotra, con il patrocinio della Regione Calabria.
A rappresentare l’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio è stato il dirigente Pasquale Faraone, delegato del presidente Andrea Agostinelli.
Presenti anche il dirigente generale del dipartimento Presidenza della Regione, Tommaso Calabrò, il sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, il parroco di Taureana, don Vittorio Castagna, e la madrina dell’evento, Silvana Idà.
«Questa opera – ha aggiunto De Spirlì – l’ha costruita l’avvocato Ferruccio Nicotra, a cui rivolgo un grande plauso per la sua impresa, in un momento importante sia per il mare che per la nostra cultura. Per me, si tratta anche di un ritorno nella mia Palmi, che mi ha accolto nell’adolescenza e nella gioventù, formandomi nei settori dell’arte e della comunicazione».
«Oggi – ha concluso Spirlì –, è una giornata purtroppo funestata dal dolore per la morte di due persone, causata dai roghi che stanno bruciando la Calabria dal Pollino fino allo Stretto. Il dolore è ancora più grande perché si sospetta che tali atti siano di natura dolosa. Ci sono persone che non hanno capito che bruciare le foreste e i campi significa provocare morte sicura agli animali e grandi danni e disagi agli uomini».
«Per realizzare Eletta – ha spiegato Nicotra – sono stati necessari di due anni di lavoro. Ho creduto in possibilità che non credevo di avere, l’ho costruita con le mie mani, seguendo fedelmente un progetto che ha consentito di riprodurre una lancia ammiraglia del 1796, la Iole di Bantry. Oggi il sogno si concretizza».
La Iole di Bantry è stata originariamente utilizzata durante le guerre napoleoniche. Ammiraglia di rappresentanza francese, è stata catturata nel 1796 nella baia di Bantry (Irlanda) da milizie locali fedeli alla Gran Bretagna. A partire dal 1986, l’associazione Atlantic Challenge ne promuove la costruzione al fine di organizzare competizioni amichevoli tra i giovani.
Eletta è stata realizzata a mano e con l’impiego di legnami pregiati, ma anche identitari della Calabria, come l’ulivo, riproducendo fedelmente, in ogni particolare, la linea, l’aspetto e le rifiniture della Iole di Bantry originale.
Eletta è lunga circa 12 metri, larga 2,05 al baglio massimo e ha un pescaggio inferiore al mezzo metro.
La barca è manovrata da un equipaggio di 13 persone (10 rematori, 2 brigadieri e un timoniere).