Visita Principe Alberto, Statti «ha sostenuto la centralità della difesa dell’ambiente»
«La difesa dell’ambiente, la tutela del territorio e la valorizzazione della biodiversità restano temi centrali nelle strategie politiche di sviluppo locale. Aspetti che sono stati rilanciati con forza anche dal Principe Alberto di Monaco nella sua recente visita in Calabria, dove per i suoi meriti ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze Forestali ed Ambientali dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria».
Lo afferma Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria, che assieme al direttore regionale dell’organizzazione di categoria, Angelo Politi ha consegnato al Principe una targa ricordo realizzata dall’orafo Michele Affidato. Un momento immortalato da una foto scattata da Gaetano Luci, originario di Molochio, da oltre trent’anni fotografo ufficiale dei principi Grimaldi.
«L’impegno del Principe che ha dimostrato negli anni sulle tematiche ambientali aggiunge Statti sono la prova vera di quanta dedizione Alberto II dedichi per diffondere una nuova coscienza collettiva su questi aspetti, decisivi per un futuro sostenibile.
Attenzioni che non si limitano solo a buoni propositi ma che si concretizzano con progetti, finanziati da una fondazione a suo nome, dedicata alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile».
«In questa direzione afferma ancora il presidente regionale di Confagricoltura è da apprezzare l’idea di una raccolta fondi finalizzata al ripristino dell’ecosistema forestale devastato dagli incendi che hanno interessato il Parco Nazionale dell’Aspromonte. Come le altre iniziative in cui il Principato si è impegnato per promuovere ricerche nel campo degli eco-sistemi forestali calabresi».
«Sono atti concreti conclude Statti che dovrebbero divenire fonte di incitamento per promuovere nuove e più incisive azioni a tutela del territorio, dell’ambiente e della straordinaria biodiversità che caratterizza la Calabria.
Alla politica e alle istituzioni locali, ma anche a tutti gli attori coinvolti nei processi di sviluppo dei territori, non resta che raccogliere quel messaggio».