Arte e culturaCalabria

“Vite di cristallo” della giornalista Francesca Lagatta vince il Premio Zanibelli

Nel libro, edito da Rubbettino, la toccante storia di Anna, mamma di Scalea, e del figlio Emanuele, affetto da adrenoleucodistrofia, grave malattia genetica

ROMA – Il libro Vite di cristallo (Rubbettino Editore) della giornalista calabrese Francesca Lagatta ha conquistato il Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura”, nella sezione Narrativa. La cerimonia di premiazione, che ha avuto luogo presso il prestigioso Palazzo Farnese a Roma, sede dell’Ambasciata di Francia, ha segnato un momento di grande emozione per l’autrice e per i presenti. Il Premio Zanibelli, giunto alla sua dodicesima edizione e organizzato da Sanofi Italia, è un riconoscimento di rilievo nel panorama letterario, dedicato a opere che esplorano la malattia e la salute con delicatezza e profondità. L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di 131 opere, valutate da una giuria d’eccezione presieduta da Gianni Letta, e composta da figure illustri come il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il Presidente del Coni Giovanni Malagò. “Vite di cristallo” racconta la straziante e toccante storia di Anna e del figlio Emanuele De Bonis, scomparso a Scalea nel 2023 all’età di 49 anni dopo una lunga battaglia di 41 anni contro l’adrenoleucodistrofia, una rara e debilitante malattia genetica. Il libro è un omaggio alla forza d’animo di Emanuele, che, nonostante la sua condizione, ha saputo lasciare un segno profondo nel cuore di chi lo ha conosciuto. Durante la premiazione, Anna Cervati, madre di Emanuele, ha pronunciato parole commoventi prima della votazione: “Sono la mamma di Emanuele. L’ho tenuto nove mesi nella pancia e tutta la vita nel cuore, dove vive ancora oggi. A mio figlio la malattia ha tolto tutto: la voce, la vista, la mobilità, la dignità. Questo libro è stato il suo modo di riscattarsi. Se “Vite di cristallo” vincerà, darete a Emanuele quella voce che nella vita non ha mai avuto. Sarebbe un modo per farlo rivivere, perché muore solo chi viene dimenticato.” Queste parole hanno toccato profondamente la giuria e i presenti. Gianni Letta, nel suo annuncio, ha proclamato vincitore della sezione Narrativa proprio Vite di cristallo, evidenziando l’importanza di questo lavoro non solo come narrazione di una vita, ma come testimonianza di una resistenza contro la malattia e le difficoltà. Visibilmente emozionata, Francesca Lagatta ha ritirato il premio e ha condiviso la sua esperienza: “Sono fortemente emozionata perché Emanuele, rimasto allettato per 41 anni, è morto un mese prima della pubblicazione del libro. Ma siamo riusciti a farglielo sapere, e anche se i medici dicevano che vivesse in uno stato vegetativo, fino all’ultimo ci ha dato l’impressione di parlare con noi. Abbiamo in mente di creare, non so ancora come, ma lo faremo, un centro per le cure dei malati cronici in Calabria, dedicato a lui.” L’autrice ha poi ringraziato la casa editrice Rubbettino, che ha immediatamente colto il valore di questo racconto e ha deciso di pubblicarlo senza esitazioni. Rubbettino, una delle principali realtà editoriali del Sud Italia, è stata “folgorata” dalla storia di Emanuele, come ha sottolineato la Lagatta, dimostrando ancora una volta il potere della letteratura di dare voce a chi altrimenti resterebbe in silenzio. Oltre al premio letterario, Francesca Lagatta ha annunciato due progetti futuri legati a Vite di cristallo: la realizzazione di un film ispirato al libro, con le riprese previste per maggio 2025, e la creazione di un centro per malati cronici in Calabria, in onore di Emanuele De Bonis, per garantire cure adeguate a chi, come lui, ha dovuto affrontare innumerevoli difficoltà sanitarie e logistiche. Il successo di Vite di cristallo non è solo un riconoscimento letterario, ma un tributo alla vita e alla memoria di Emanuele, un messaggio potente di speranza e di resistenza per tutte le famiglie che affrontano battaglie simili.

Nicoletta Toselli

 

 

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